Selezione dei candidati ad opera di una Commissione esterna, elenco dei candidati ritenuti idonei e nomina da parte della giunta regionale dei 16 nuovi Direttori generali delle aziende sanitarie, nel pieno rispetto della tempistica annunciata dal Presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino. Quattro i Direttori generali confermati ma in aziende diverse, secondo il principio della turnazione: Giovanna Baraldi, attuale Direttore generale dell’Azienda sanitaria ospedaliera (Aso) di Cuneo, nominata alla guida di quella di Alessandria; Gianni Bonelli, passa dall'Asl Cuneo 1 a quella di Biella, Adriano Giacoletto dall’Asl Verbano-Cusio-Ossola andrà a ricoprire l’incarico a Novara; Flavio Boraso, attuale Direttore generale dell’Asl To 4 andrà alla guida dell'Asl To3.
Mentre per le due Aziende sanitarie principali di Torino, To1 e To2, sono stati scelti rispettivamente Giovanni Soro, già Direttore amministrativo e generale del Pio Albergo Trivulzio, e Valerio Fabio Alberti, ex Presidente della Fiaso e attuale Commissario straordinario degli Irccs Regina Elena, San Gallicano e Lazzaro Spallanzani.
Gli altri Direttori generali sono: Lorenzo Ardissone (Asl To4), Massimo Uberti (Asl To5), Stefano Manfredi (Aso San Luigi), il Direttore sanitario della Città della Salute, Silvio Falco (Aso Mauriziano), Gilberto Gentili (Asl Alessandria), Ida Grossi (Asl Asti), Chiara Serpieri (Asl Vercelli), Giovanni Caruso (Asl Vco), Francesco Magni e Corrado Bedogni (rispettivamente Asl e Aso Cuneo).
"È la prima volta dal 2012 - ha commentato il Governatore Chiamparino - che una Regione attua pienamente la legge Balduzzi per la definizione della lista degli idonei senza ingerenze politiche. In questo caso la politica è intervenuta nel modo giusto, secondo le sue responsabilità, facendo verifiche e approfondimenti, sentendo i territori e facendo le consultazioni necessarie per arrivare a definire una proposta basata sulla professionalità delle persone".
Non solo, come ha specificato l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta: "Il mancato raggiungimento degli obiettivi di salute e assistenziali, oltre che di quelli economici, sarà causa di decadenza dei Direttori della sanità piemontese, prevista anche nel caso di accorpamento tra le Asl. Infine, grazie ad una norma nazionale, è stata introdotta, per la prima volta, la possibilità di rescissione anticipata nel caso in cui non raggiungano gli obiettivi indicati".