L’attività libero professionale intramuraria (ALPI) è l'attività che la dirigenza del ruolo sanitario medica e non medica, individualmente o in équipe, esercita fuori dell'orario di lavoro, nelle strutture dell'Azienda (o in studi professionali collegati in rete o ancora presso altre strutture in convenzione), in favore e su libera scelta dell'assistito (pagante in proprio) ad integrazione e supporto dell’attività istituzionalmente dovuta. Tale attività può essere autorizzata a condizione che:
− non comporti un incremento delle liste di attesa per l’attività istituzionale;
− non contrasti o pregiudichi i fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale;
− non contrasti o pregiudichi gli obiettivi aziendali;
− non comporti per ciascun dipendente una produttività superiore a quella assicurata per l’attività istituzionale, ovvero un impegno orario superiore al 50% di quello di servizio.
L’ordinamento nazionale si è dotato, nel tempo, di istituti e strumenti finalizzati a garantire il corretto esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria, in un’ottica di efficienza, liceità e trasparenza del sistema, a tutela del diritto dell’utente alla scelta fiduciaria del medico.
Rispetto alla tematica dell’attività libero professionale intramuraria, AGENAS svolge due principali attività:
- il monitoraggio sulle modalità organizzative dell’attività libero professionale intramuraria su mandato dell’“Osservatorio nazionale sullo stato di attuazione del programma degli ospedali e sul funzionamento dei meccanismi di controllo a livello regionale e aziendale”, Sezione i) del Comitato Tecnico Sanitario.
- il monitoraggio in modalità ex-ante dei tempi di attesa delle prestazioni prenotate in ALPI (come previsto da PNGLA 2019-2021 - PDF).
Entrambi i monitoraggi sono funzionali alla stesura della Relazione annuale al Parlamento.
Il documento contiene Monitoraggi nazionali ex ante dei tempi di attesa per l’attività libero-professionale intramuraria (ALPI) nonché i volumi delle prestazioni ambulatoriali e di ricovero, erogati in attività istituzionale e ALPI per l’anno 2021.
TEMPI DI ATTESA
L’abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie è uno degli obiettivi prioritari del SSN e l’erogazione dei servizi entro tempi appropriati, rispetto alla patologia e alle necessità di cura, rappresenta una componente strutturale dei LEA, così come previsto dal DPCM del 12 gennaio 2017
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Con il Decreto del Ministero della Salute del 21 giugno 2019 è stato istituito l’Osservatorio Nazionale sulle liste di attesa, alle cui attività partecipa anche AGENAS, che fornisce contributo tecnico scientifico in particolar modo ai seguenti sottogruppi:
- sottogruppo per la Revisione e aggiornamento delle prestazioni di specialistica ambulatoriale;
- sottogruppo per la Definizione delle modalità di monitoraggio delle prestazioni incluse nei PDTA dell’area oncologica e cardiovascolare e individuazione di ulteriori PDTA da monitorare nell’ambito della cronicità;
- sottogruppo per la Definizione delle modalità di monitoraggio delle prestazioni di ricovero e individuazione di appositi indicatori.
Nell’ambito delle attività realizzate negli anni rispetto alle tematiche del monitoraggio dei tempi di attesa e della definizione di proposte in materia di liste di attesa (Deliberazione della Conferenza Unificata Rep. Atti n. 73/CU del 20/09/07) e in coerenza con quanto previsto dal PNGLA 2019-2021 in relazione all’applicazione delle classi di priorità, AGENAS ha proseguito la sua attività di supporto alle Regioni/PA all'implementazione del modello RAO (Allegato C al PNGLA 2019-2021) attraverso la “Procedura gestionale per l’applicazione dei RAO” (Raggruppamenti di Attesa Omogenei).
Manuale RAO
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