Ogni mutamento o progetto di cambiamento – come quello attuato con la definizione e istituzione del Sistema di accreditamento nazionale ad opera delle Intese Stato-Regioni/Province autonome del 20.12.2012 (rep. atti n. 259/CSR) e del 19.02.2015 (rep. atti n. 32/CSR) – necessitano di essere monitorati allo scopo sia di valutarne lo stato di radicamento e implementazione ma soprattutto al fine di ricercare i modelli e gli strumenti attuativi utili al miglioramento, maggiormente efficienti ed efficaci, che possano rappresentare esperienze e buone pratiche da mettere a disposizione, disseminare e replicare in altri contesti, in linea con importanti esempi nazionali e internazionali.
Il Sistema nazionale di accreditamento, attraverso il “Disciplinare per la revisione della normativa dell’accreditamento” riconosce e valorizza il ruolo delle buone pratiche nel trasferimento della conoscenza e nella diffusione dell'innovazione, convenendo sulla potenzialità e la rilevanza strategica delle stesse nei processi e percorsi di miglioramento. In particolare, identifica nel Tavolo di lavoro - istituito presso il Ministero della Salute e composto da rappresentanti dello stesso Ministero, dell’Agenas, dell’ISS e delle Regioni e Province autonome – l’organismo di “riferimento e supporto per lo sviluppo e l’applicazione del sistema di accreditamento nazionale e delle buone pratiche condivise”.
Alla luce di tale mandato si è inteso incoraggiare, sostenere e rafforzare l’operato degli Organismi Tecnicamente Accreditanti (OTA), promuovendo lo sviluppo di adeguati livelli di qualità tecnica e organizzativa, attraverso la valorizzazione del prezioso lavoro svolto e l’organizzazione di una base dati delle buone pratiche realizzate per garantire l’implementazione e attuazione dei requisiti e delle evidenze del “Manuale di valutazione degli Organismi Tecnicamente Accreditanti”, al fine di diffonderle e renderle fruibili da parte di altri contesti, contribuendo alla trasformazione della conoscenza in azione.
In questo particolare ambito, per buona pratica deve intendersi qualsiasi soluzione organizzativa o procedurale coerente con la normativa vigente o le norme tecniche di riferimento, attuata in un contesto concreto.
La Scheda di rilevazione delle buone pratiche è stata predisposta per cogliere e descrivere sinteticamente gli aspetti più significativi di progetti, iniziative ed esperienze già realizzate che possono risultare rilevanti ed essenziali nella implementazione e attuazione dei requisiti e delle evidenze del “Manuale di valutazione degli Organismi Tecnicamente Accreditanti” e rappresentare un modello replicabile e una fonte di stimolo per le altre realtà regionali.
Di seguito si riportano le buone pratiche segnalate nel corso del 2025: