Il 12 febbraio presso l’Auditorium del Ministero della Salute si è tenuto un workshop per presentare i risultati del Laboratorio “Servizi di Emergenza territoriale 118”, promosso da FIASO (Federazione Aziende Sanitarie e Ospedaliere) con la collaborazione scientifica dell’Università di Trento.
Il focus della ricerca è dedicato al servizio 118 - in questa fase al centro dell’attenzione mediatica - che pur interessando solo l’1,5% della spesa sanitaria pubblica, riveste un ruolo cruciale nell’ambito della programmazione del SSN.
Il lavoro svolto da FIASO si propone di elaborare dei costi standard per il finanziamento dei servizi con l’obiettivo di realizzare uno strumento di programmazione finanziaria e di gestione del sistema. L’indagine è stata concentrata sull’analisi dei costi del trasporto sanitario effettuato mediante autoambulanza e autovettura, la voce più rilevante del servizio di soccorso sanitario, dal personale alle attrezzature, alla manutenzione. Al fine di raccogliere tutti i dati e le informazioni necessarie, nel progetto sono state coinvolte quattro Regioni rappresentative di diversi modelli organizzativi (Basilicata, Emilia Romagna, Lazio e Lombardia). “Le Regioni italiane hanno da sempre Sistemi 118 diversi – ha spiegato Alberto Zoli, Direttore Generale dell’AREU Lombardia e Responsabile scientifico del Laboratorio – e dunque è stato necessario, come primo passo, individuare le caratteristiche dei quattro sistemi delle regioni partecipanti. Ci sono Regioni in cui il sistema di soccorso è organizzato su base provinciale, mentre in altre (Lazio e Lombardia) è affidato ad Aziende regionali; allo stesso modo in alcune realtà c’è un’elevata presenza di Associazioni, Enti e Cooperative del soccorso, mentre in altre si utilizza per lo più personale dipendente”.
Nell’indagine sono state evidenziate quindi le differenze dei diversi sistemi, il ruolo che il privato profit o non profit (per esempio le Organizzazioni di volontariato) hanno nell’erogazione del servizio di soccorso sanitario, i trend comuni nella gestione dei servizi, l’impegno all’efficiente e appropriato uso delle risorse. “In tempi di spending review - ha spiegato Francesco Ripa Di Meana, Presidente FIASO - si parla sempre più di riorganizzazione e accorpamenti. La creazione di reti e processi trasversali realizzata nei sistemi di emergenza e messa in luce dalla ricerca può rappresentare la chiave di volta per coniugare i risparmi con la qualità e l’universalità dei servizi”.
Tra i progetti per il futuro c’è l’ampliamento dello spettro di analisi per includere la spesa per le stesse centrali operative e il servizio di elisoccorso, individuando anche per questi i migliori costi operativi, così da analizzare il sistema dell’emergenza urgenza nella sua totalità.
Per approfondimenti:
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L’indagine: Analisi comparata dei costi del soccorso sanitario con autoveicoli - I Quaderni di Fiaso
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Programma del workshop: Servizi di emergenza territoriale 118
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