Progetto CCM 2012

Area di riferimento: Organizzazione dei servizi sanitari

Responsabile scientifico: Mariadonata Bellentani

Capofila: AGENAS

Unità di ricerca:

  • AGENAS
  • AUSL di Reggio Emilia
  • Centrodi Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO Piemonte)
  • Sapienza, Università di Roma
  • Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma

Abstract

L’implementazione dei programmi di screening vede enormi differenze fra Nord e Sud Italia. Negli ultimi anni sono stati introdotti molti interventi ad hoc per ridurre il gap fra le Regioni, ma gli effetti di tali politiche sono complessi da valutare.

Gli obiettivi del progetto sono stati quelli di:

  • analizzare le barriere e i fattori facilitanti l’implementazione e la partecipazione ai programmi di screening della mammella, della cervice uterina e del colon-retto nelle tre macro-aree italiane (Nord, Centro, Sud) e identificare quelli su cui è ipotizzabile un intervento migliorativo;
  • fornire elementi di supporto per la programmazione degli screening che possano superare le differenze territoriali nella realizzazione dei programmi e garantiscano il LEA a tutte e tutti i cittadini che possono averne beneficio (secondo le raccomandazioni emanate dalle linee guida europee ed italiane);
  • mettere a punto uno strumento, basato sul modello PRECEDE PROCEED (mPP), contestualizzato con tutte le migliori evidenze epidemiologiche e di efficacia disponibili per i programmi di screening italiani e modellato sulle singole realtà regionali.

La metodologia di progetto ha previsto diverse fasi: analisi della letteratura scientifica internazionale e nazionale; analisi dei provvedimenti legislativi attuati dalle singole Regioni dal 1999 ad oggi; acquisizione e analisi delle banche dati delle attività di screening per singolo programma dal 1999 ad oggi per individuare i determinanti dell’estensione e dell’adesione; analisi, tramite un questionario elaborato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dalla Sapienza di Roma, dell’organizzazione dei coordinamenti regionali di screening e delle iniziative intraprese dalle singole Regioni per la governance degli screening; messa a punto di uno strumento in grado di aiutare a valutare in maniera efficace e sistematica i fattori costituenti e la qualità dei programmi di screening e di assistere gli operatori nelle fasi di progettazione e valutazione, fornendo materiali integrati da dati nazionali aggiornati e specifici per Regione, attraverso l’utilizzo del modello Precede-Proceed.

Il 16 settembre 2014 a Roma si è svolto il Workshop che ha visto la partecipazione dei referenti di screening regionali, l’Osservatorio Nazionale Screening, il Coordinamento Interregionale per la Prevenzione della Commissione Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute. Durante tale evento, a seguito della presentazione e condivisione dell’executive summary, dei risultati delle analisi e del modello Precede-Proceed, è stata concordata la sperimentazione del Modello in 6 Regioni. Tale sperimentazione ha come obiettivo la messa a punto dello strumento per la successiva diffusione su tutto il territorio nazionale, in particolare nelle Regioni del Sud. La finalità è quella di rendere tale modello strumento utile alla valutazione, monitoraggio e implementazione dei Programmi di Screening nel corso dei prossimi quattro anni per l’attuazione dei Piani Regionali per la Prevenzione.

Stato della ricerca: Concluso

Visite: 5293

Torna su